Scuola di arteterapia di sassari

perché viene proposta una scuola di formazione in arteterapia proprio in Sardegna e a Sassari in particolare?

Innanzitutto, per permettere alle potenziali persone interessate, risiedenti in regione, di intraprendere un percorso di questo tipo limitando l’aggravio di problemi logistici ed economici. La condizione insulare della Sardegna ha certamente consentito ai suoi abitanti di sviluppare una forte identità etnica e culturale, ma viceversa, ha forse limitato l’accesso ad un grande ventaglio di proposte presenti in altre regioni italiane. Questo è un orizzonte di senso che ci permette di meglio comprendere questo progetto, in grado non solo e non tanto di “esportare” un modello già sperimentato in una differente area territoriale (come quella Umbra e di Assisi in particolare), ma di proporre una fertile alchimia fra una struttura formativa già vidimata nel tempo e le competenze e particolarità presenti nel territorio sardo. Quindi, alle discipline e argomenti già presenti nel piano di studi di Assisi (come: il setting triangolare, la storia dell’ Arteterapia, i materiali e tecniche, il linguaggio dell’arte e la narrazione di sé, l’ AT come linguaggio e comunicazione interpersonale, l’ AT e psicoterapia, le sue applicazioni, i suoi metodi e i suoi modelli, la formulazione di progetti, le arti terapie negli interventi integrati, ad esempio con la musicoterapia) vengono introdotte altre trattazioni più calate nel contesto (come: Nozioni di antropologia, etnopsichiatria, psicologia sociale ed interculturale; storia dell’arte e archeologia del territorio; nozioni di percezione visiva e psicologia della forma e di psicologia dell’arte; i processi di simbolizzazione e la loro analisi ed applicazione in arte terapia; la formulazione di progetti terapeutici integrati, che considerino anche l’ambiente familiare e di cura del paziente ). A tale scopo, ovviamente, si utilizzeranno formatori provenienti dal territorio. 

Sassari poi, rappresenta un punto di riferimento storico e culturale molto importante in Sardegna, per tradizione e per innovazione, essendo sede di Università, di Conservatorio e di Accademia di Belle Arti, avendo una vita associativa vivace e un bacino d’utenza esteso e variegato. In definitiva, un luogo adatto ed altamente vocato alla ricerca, sperimentazione ed applicazione di efficaci metodologie nella relazione d’aiuto e nella comunicazione interpersonale partecipata.

Carlo Coppelli
Responsabile del coordinamento didattico per la Sardegna

Responsabile del coordinamento didattico per la Sardegna: Carlo Coppelli

Segreteria: Gianna Delogu (Sassari)

Comitato di direzione: Carlo Coppelli, Giovanni Grossi (direttore della scuola triennale di arteterapia della Cittadella Formazione- Pro Civitate Christiana di Assisi)

Staff docenti della scuola triennale di Assisi:                                                                            

Carlo Coppelli (Modena- Sassari, formatore, docente scuola arteterapia di Assisi, arteterapeuta, artista)

Gustavo Cuccini (Perugia, storico dell’Arte, Università di PG e della scuola di Assisi)

Rosella De Leonibus (Perugia, psicoterapeuta, formatrice, docente scuola di arteterapiadi Assisi )

Simone Donnari (Perugia, docente scuola di arte terapia di Assisi, presidente APIART- associazione nazionale arteterapeuti)

Silvia Macchioni (Perugia, arteterapeuta, docente scuola di arteterapia di Assisi )

Maurizio Peciccia (Perugia, psichiatra, docente Università di PG e della scuola di arteterapia di Assisi)

Silvia Ragni (Roma, psicoterapeuta e musicoterapeuta, docente della scuola di arteterapia di Assisi)

Docenti collaboratori:                                                                                                                 

Alessia Angelucci (Terni, arteterapeuta, artista)

Marco Boscani (Sassari, artista, regista teatrale)

Roberta Cini (Firenze, Psicologa, Psicoterapeuta, arteterapeuta)

Marco Dallari (Bologna, pedagogista, docente Università di Trento, formatore, consulente, scrittore)

Cristina Muntoni (Cagliari esperta di sacralità femminile e antropologia concettuale)

Antonio Pala (Cagliari, psicologo, psicoterapeuta junghiano a indirizzo olistico transpersonale, ricercatore)

Rosa Santoro (Città di Castello, arteterapeuta, formatrice metodo caviardage)

Antonello Turchetti (Perugia, arteterapeuta, fotografo, fototerapeuta)

Maria Grazia Tuveri (Sassari, arteterapeuta, artista).

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI : 

carlo.coppelli@gmail.com

gianna.delogu@libero.it

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